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Premi allo studio, consegna delle Costituzioni e inaugurazione targa cittadinanza a Piero Nava

Una mattinata speciale quella di oggi a Monte Marenzo. La bellissima giornata ha permesso lo svolgimento nell’anfiteatro della piazza municipale di tre momenti importanti della vita della nostra Comunità. A fare da scenografia un grande tricolore e, bene in vista, la bandiera arcobaleno della PACE, per dire NO ALLA GUERRA, A TUTTE LE GUERRE.

1️⃣ Il primo di questi momenti è stato la consegna dei premi allo studio. Sono stati premiati in tutto 21 ragazzi: 6 studenti diplomati alla scuola media, 7 studenti che frequentano la scuola superiore, 7 studenti che hanno raggiunto la maturità e una studentessa universitaria che ha conseguito la laurea triennale con il massimo dei voti.

Il Sindaco Paola Colombo si è congratulata con i ragazzi per gli ottimi risultati scolastici ottenuti: “Il premio che ricevete è un attestato di stima nei vostri confronti ma vuole essere anche un invito a continuare il vostro percorso scolastico con lo stesso entusiasmo,  impegno e determinazione che avete fatto finora oggi voi ragazzi. Siete motivo di orgoglio non solo per le vostre famiglie ma anche per l’intera comunità di Monte Marenzo.”

Andrea Mangione, consigliere comunale delegato all’istruzione, si è congratulato con i ragazzi che sono stati in grado di sopportare non solo le normali difficoltà di ogni anno scolastico, ma anche quelle relative alle restrizioni covid e alla didattica  a distanza. 

2️⃣ Dopo la consegna dei premi allo studio c’è stata la cerimonia di consegna delle Costituzioni ai ragazzi nati nel  2003 e che hanno compiuto 18 anni lo scorso anno.

Riportiamo qui l’intervento del Vicesindaco Tino Spreafico: Cari Diciottenni, oggi – come negli anni precedenti –siamo qui per consegnarvi la Costituzione Italiana. Un appuntamento che da ormai molti anni si svolge a Monte Marenzo. La Costituzione che vi verrà consegnata rappresenta la sintesi più alta delle regole di convivenza di una comunità. Nell’affidarvela  vi si investe di un ruolo importante, a cui tutti siamo chiamati: quello di cittadini coscienti e consapevoli dei diritti e dei doveri della convivenza civile. 
La consegna della Costituzione è un gesto semplice, un modo per cercare di avvicinarvi alla vita sociale, politica e civile del nostro paese, quasi la necessità di tramandare di generazione in generazione, quello che di bello sono riusciti a fare i nostri padri costituenti. 
Vi invito a leggerla, sono certo che vi arricchirete e comprenderete come un paese possa davvero avere, come primo interesse, la solidarietà tra le persone.

Certo voi non c’eravate quando è stata scritta perciò rischia di essere vissuta come un bel testo che fa riflettere ma che non è parte della vostra esperienza di vita. Ognuno di voi la renda propria nella vita quotidiana con la consapevolezza che vi è affidato un pezzetto di collettività: solo cosi vi guadagnerete il titolo di costruttori di democrazia. Come ricordava Pietro Calamandrei – Padre costituente -, in un famoso discorso disse, «La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità».

Voglio ricordare tra i PRINCIPI FONDAMENTALI. L’ Art. 11: L’Italia  ripudia  la guerra come strumento di offesa alla liberta’  degli  altri  popoli  e  come mezzo di risoluzione delle controversie  internazionali;  consente,  in  condizioni  di  parita’ con gli altri  Stati,  alle  limitazioni  di sovranita’ necessarie ad un ordinamento  che  assicuri  la  pace  e  la  giustizia  fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.  Grazie per la vostra presenza!!

3️⃣ Prima della consegna delle costituzioni l’altro momento significativo per la nostra Comunità: è stata inaugurata la targa del conferimento della cittadinanza onoraria di Monte Marenzo a Piero Nava.

Il Sindaco ha ricordato che il 15 novembre dello scorso anno il Consiglio comunale di Monte Marenzo ha conferito la cittadinanza onoraria al signor Piero Nava il primo super testimone di giustizia d’Italia (qui il link dell’articolo scritto sul nostro sito per l’occasione).

Il Sindaco ha poi spiegato chi era Piero Nava, ha raccontato la sua storia. Riportiamo qui il suo intervento:

Oggi, in occasione della consegna delle Costituzioni ai 18enni, vogliamo inaugurare la targa della Cittadinanza onoraria di Monte Marenzo conferita dal Consiglio Comunale di Monte Marenzo lo scorso 15 novembre al sig. Piero Nava, primo super testimone di giustizia d’Italia. 

Chi è Piero Nava e perché il Comune gli ha conferito la cittadinanza onoraria?

Piero Nava era un rappresentante di commercio che ha abitato a Monte Marenzo in località Levata per 17 anni dal 1969 fino al 1986. Il suo lavoro lo portava in giro per l’Italia ed il 21 settembre del 1990 il sig. Nava si trovava in Sicilia sulla strada tra Enna e Agrigento per raggiungere un cliente. Ad un certo punto, lungo la strada, assiste ad una scena che cattura la sua attenzione: vede una Fiesta incidentata a lato della strada, due giovani con la pistola, e una persona che fugge oltre la strada inseguita da altri. Nava pensa a una rapina e non appena arriva a destinazione cerca subito qualcuno della Polizia per raccontare quello che ha visto. Non sa ancora che da quel momento la sua vita sta per cambiare per sempre.

Infatti più tardi in commissariato, apprenderà che quello a cui ha assistito è stato il feroce omicidio del giovane giudice Rosario Livatino. Quel 21 settembre del 1990 sarà proprio il Procuratore aggiunto di allora Giovanni Falcone a far intuire a Nava che, se confermerà la sua preziosa testimonianza, dovrà nascondersi, anzi sparire ma Nava non ha dubbi: dire la verità è l’unica scelta possibile.

La testimonianza del sig. Nava ha permesso la condanna degli esecutori e dei mandanti del delitto del Giudice Livatino. Ma per Nava inizia un’altra storia: lo Stato dà protezione a lui e alla sua famiglia, dà loro una nuova sistemazione e una nuova identità. Nava diventa un’altra persona e perde, in un pomeriggio, tutto: il lavoro, la carriera, la casa, gli amici.

Il sig. Nava oggi afferma: “Da quel momento la mia vita è cambiata, da quel momento non sono stato più io, è stato difficile, si fa fatica a capire cosa ti succede… Vi chiedete se lo rifarei? Certo! Perché devo avere rispetto di me stesso; il primo ad avere rispetto di me stesso devo essere io, non gli altri. Non mi sarei più potuto guardare allo specchio se non l’avessi fatto, se non avessi testimoniato.

Noi tutti siamo riconoscenti al sig. Nava e lo stimiamo per il suo gesto che gli è costato la vita. Lui, sua moglie e i suoi due bambini hanno dovuto cambiare identità e trasferirsi più volte per non farsi rintracciare dalla mafia, e tutt’ora, a distanza di 31 anni da quel tragico giorno il sig. Nava è ritenuto ancora “soggetto a rischio”, destinatario di un verdetto di morte delle famiglie mafiose agrigentine. Nava non è più potuto tornare ad essere la persona che era prima di quel tragico giorno.

Un gesto spontaneo ma di altissimo senso civico, un esempio per tutti noi, coerente con i valori fondanti di giustizia e legalità che sono principi irrinunciabili in una società civile nei quali Piero Nava si è sempre riconosciuto.

L’inaugurazione della targa è motivo di grande soddisfazione anche da parte della nostra Associazione UPper, che il 29 ottobre scorso aveva inviato una lettera al Sindaco (che potete leggere a questo link) chiedendo di far conferire a Piero Nava la cittadinanza onoraria del Comune di Monte Marenzo.

Qui la galleria fotografica a cura di Adriano Barachetti.

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