“Uno scrigno nel bosco”
D’intesa con la Parrocchia di Monte Marenzo e dopo un paio di rinvii, finalmente domenica 22 ottobre abbiamo accompagnato a Santa Margherita un nutrito gruppo di volontari ed amici dell’Associazione “Lo Specchio” a santa Margherita. La nostra Associazione UPper ha collaborato con loro in numerosi progetti con al centro il tema della disabilità.
Ecco il racconto di Alberto Nava, presidente de “Lo Specchio”. Sue anche le foto.
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Non è una giornata in cui immergersi tra i colori dell’autunno, è ancora presto, la stagione è iniziata da nemmeno un mese, però il temporale della sera precedente ha fatto cadere tantissime castagne con il loro ricci che risuonano sotto gli scarponcini.
Un bel gruppetto di amici dell’Associazione “Lo Specchio” si è ritrovata domenica pomeriggio per recarsi a visitare “uno scrigno nel bosco”, come l’ha definito Costantino a fine giornata: Santa Margherita. Una piccola chiesetta del XII secolo, nel bosco sopra l’abitato di Monte Marenzo.
Accompagnati da Sergio di UPper, ancor prima di addentrarci nel bosco ci ha invitato a guardare il panorama di Monte Marenzo per farci notare, grazie al confronto con un’antica stampa fotografica, il forte sviluppo urbanistico degli ultimi decenni del secolo scorso. Dov’erano immensi prati ora ci sono le abitazioni di una popolazione più che triplicata.
La comoda ma ripida salita nel bosco ci ha portato in poco più di mezz’ora di cammino a scoprire questo antichissimo luogo di devozione popolare. Del gruppo c’era chi già conosceva la località e vi era stato più volte, ma quasi per tutti è stata la prima occasione per vedersi aprire le porte della chiesetta e poter entrare ad ammirare gli affreschi, stupirsi per la loro bellezza e sentire raccontare la storia di Santa Margherita patrona delle partorienti.
È bastata la visione del ciclo delle Storie di Santa Margherita per farci rimanere tutti a bocca aperta ad ammirare questa opera d’arte nascosta. Ci ha riempito gli occhi e il cuore la storia di questa chiesetta, del martirio di santa Margherita e la sua ultima preghiera.
Molto ha impressionato anche il racconto del furto degli affreschi negli anni ‘70. Ormai solo grazie ad alcune fotografie è possibile immaginarli nella loro stupenda bellezza originale.
Luogo meraviglioso della Valle San Martino, meta suggestiva dove natura, fede e cultura si fondono e che simbolicamente accoglie e abbraccia le differenze del territorio che la custodisce: due province, Lecco e Bergamo; due comuni, Torre de’ Busi e Monte Marenzo; due riti liturgici, quello ambrosiano e quello romano.
Terminata la visita, dopo aver chiuso con grosse chiavi la porta di ingresso della chiesa, prima di salutarci e scendere a valle, Sergio ci ha mostrato i resti archeologici del Castrum, sito fortificato di età medioevale, adiacente alla chiesetta. Segno dell’importanza strategica del loco che dominava tutta la Val San Martino.
Non possiamo far altro che ringraziare chi si prende cura di questo “gioiello tra i boschi” e mette a disposizione tempo per accompagnare i visitatori.
Alberto