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I tagli ai comuni sono tagli ai tuoi diritti

I cittadini di Monte Marenzo che si sono recati oggi presso gli Uffici Comunali per rinnovare documenti o chiedere l’erogazione di servizi, si sono sorpresi nel trovare gli uffici parzialmente chiusi da un cartello di protesta sul quale campeggiava la scritta: “I tagli ai comuni sono tagli ai tuoi diritti”.

Una protesta simbolica ma significativa che si sta svolgendo oggi negli 8092 Comuni d’Italia, organizzata dall’ANCI e alla quale anche il nostro Sindaco ha aderito.

Sul cartello erano incollate le riproduzioni di due lettere che il Sindaco Gianni Cattaneo ha inviato al Prefetto di Lecco, rappresentante del Governo del nostro territorio, ed una indirizzata ai cittadini di Monte Marenzo.

Ogni cittadino che si è recato in Comune ha ricevuto lo stesso i servizi richiesti, con la consueta gentilezza del Personale amministrativo, ma ha anche appreso dal Sindaco in persona i motivi della protesta simbolica:

“Oggi ho comunicato al Prefetto e al Ministro dell’Interno che questo Comune non è più in grado di dare i servizi ai cittadini. Chiuderò quindi simbolicamente l’ufficio Anagrafe e stato civile.

Si tratta di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti riguardano le istituzioni territoriali.

Non vogliamo peggiorare la qualità della vostra vita ma cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e di difendere i vostri diritti.

Oggi non è più possibile perché si preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente.

Ogni anno i Comuni hanno portato soldi alle casse dello stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i servizi.

Ho deciso di  far conoscere a che punto siamo arrivati e perché ognuno di voi possa rendersi conto che la protesta che i Comuni e l’ANCI stanno facendo non è la protesta della “casta” ma di chi lavora seriamente per rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre più solidi, competitivi e vivibili”.

I cittadini si sono fermati a discutere con il Sindaco (e con il Consigliere Comunale Angelo Gandolfi che lo ha affiancato), mostrando di comprendere le spiegazioni della protesta e sostanzialmente condividendone le motivazioni.

Ecco anche la copia della lettera inviata al Prefetto Lettera al Prefetto

 

 

 

 

 

 

 

 

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