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Esterofilia

Riceviamo e pubblichiamo questo articolo di Fabrizio Malighetti che fa riflettere sulla nostra “esterofilia”.

Durante l’archiviazione della documentazione fotografica di famiglia relativa all’anno appena terminato, emergono, tra le foto-vacanza, due istantanee casualmente scattate alla casetta dell’acqua di Rimini.

L’osservazione di queste immagini  stimola la considerazione di quanto noi Italiani siamo “esterofili”. Un aspetto tutto popolar-italico che spesso ci porta a sopravalutare aspetti e caratteristiche di altre nazioni o di culture diverse dalla nostra. E quindi capita, ad esempio,  di esaltare il “self-control” inglese, per poi scoprire che gli “hooligans” rappresentano una violenta tifoseria calcistica britannica, che nulla ha a che fare con l’autocontrollo.

Stesso discorso vale per le regioni italiane, tra le quali figura l’Emilia Romagna, ritenuta famosa per la Partecipanza Sociale, la Cooperazione ed eccellenti  Servizi alla Persona. Tuttavia la mia esperienza con la casetta dell’acqua di Rimini, ridimensiona questa “fama”. Infatti, per una popolazione comunale intorno ai 140.000 soggetti regolarmente residenti, esiste solo un punto di prelievo dotato, si fa per dire, di un solo erogatore di acqua frizzante, e uno di naturale. Teniamo conto che i comuni limitrofi non disponevano, al mese di agosto,  di analogo servizio, e solo in questi ultimi tempi autunnal-invernali, hanno visto una mobilitazione  per dotarsi di tale opera pubblica.

Durante la mia permanenza in loco,  ho fruito di tale casetta per ben tre volte in giorni ed orari diversi e, sinceramente,  non ho ravvisato quell’affluenza di persone che diversamente caratterizza il nostro punto di approvvigionamento di Monte Marenzo, ove le operazioni di prelievo hanno inizio già prima delle sette del mattino. Inoltre tale “servizio pubblico” risulta ubicato ai margini di un parco pubblico, al termine di una strada a fondo chiuso senza parcheggio, e di difficile individuazione non solo al turista, ma anche ai residenti, alcuni dei quali, interpellati in merito, risultavano totalmente disinformati. La cattiva impressione che ho avuto è quella di una dotazione pubblica voluta per accontentare qualche fazione politica, e non per dotare la cittadinanza di un reale “servizio”.

….Altro che esterofilia: noi a Monte siamo nettamente migliori!!

Fabrizio Malighetti

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