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Non ci lasceremo drogare

Di fronte abbiamo lo schermo della nostra vita in diretta, vi scorrono le immagini del nostro quotidiano: il nipote che gioca con lo Xbox, o che ci mostra orgoglioso la bella pagella di fine anno mentre sgranocchia un cracker.
Su altri schermi paralleli passano in rapida successione le vite degli altri.
Alcune in particolare mi prendono di brutto. Sotto l’increspatura del mare vacanziero di Pylos, a 4000 metri di profondità, immagino gli occhi liquidi di decine (più di cento?) di  bambini stipati sottocoperta di un peschereccio naufragato. Migranti partiti da Tobruk che ora ci accusano.
Per ore hanno lanciato richieste di aiuto, ricevendo da incapaci soccorritori giunti sul posto bottigliette d’acqua e sacchetti di viveri. Tanti spettatori per lo scafo pancia all’aria che si inabissava planando sul fondo del mare egeo.
Per saperne di più scorro i quotidiani online. Dopo poche ore la notizia non apre già più i notiziari, faccio fatica a trovare quello che cerco. In testa paginate sulla morte naturale di un vecchio ricco signore, l’ultima corrispondenza della guerra in corso in Europa, la follia omicida di alcuni youtubers, addirittura un articolo sugli italiani che preferiscono cibo senza glutine pur essendo perfettamente sani.
Alcune pagine dopo il titolo che mi interessa: “Le 19 chiamate disperate che i greci hanno ignorato”.
Poi la contabilità: più di 500 morti negli abissi, 78 corpi recuperati, 108 superstiti.
Spengo tutti gli schermi affinché questa tragedia resti fissa, in sospensione, mi lasci il tempo di provare pietà, indignazione in forma di preghiera.
Se lasciassi accesi i media in pochi minuti questo dramma scivolerebbe sempre più in basso, seppellito da un milione di banalità, oppure da notizie altrettanto sconvolgenti. Ma tutte col risultato di drogare le nostre sensibilità, narcotizzare il dolore e lasciarci riprendere il dessert dove l’avevamo lasciato col cucchiaino a mezz’aria.

Angelo Gandolfi

2 pensieri su “Non ci lasceremo drogare”

  1. ma di cosa dobbiamo parlare……. “della guerra in corso in Europa” solo questo basterebbe a far capire che l’ essere umano merita l ‘estinzione, in modo che la natura possa fare il suo corso, con che diritto chiunque di noi si indispettisce per un tema o un altro, attenzione tutti importanti e unici ovviamente, ma cosa cambia ? niente, la prova….. dobbiamo svuotare gli arsenali, speriamo che non vinca trump altrimenti la 4 (non 3a) è alle porte e allora forse la natura farà il suo corso, visto che l’ essere umano più che danno non ha saputo portare su questa splendida terra.

    • Caro Emilio, quanto ho scritto vale anche per la Guerra d’Europa. Bastano due giorni senza missili e mortai e il conflitto scivola in basso, perde d’interesse, diventa routine. Cerco disperatamente di non smarrire la fiducia nell’uomo, se non per altro, nel suo istinto di sopravvivenza. Soprattutto perché mi è intollerabile pensare che solo per lo smodato potere di pochi tutta l’umanità si perda. Saremo capaci come i nostri vecchi di organizzare resistenza, rivoluzioni di impronta umana, o no? Proviamoci almeno, siamo in tanti a rifiutare l’ideologia di morte che si aggira tra di noi. Con affetto. Ciao.

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